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Radicanto, Nabil e The Next String Quartet in concerto alle Grotte di Castellana

Radicanto, Nabil e The Next String Quartet in concerto alle Grotte di Castellana

La seconda edizione di #natalenellegrotte a Castellana propone un concerto unico. Saliranno sullo stesso palco Radicanto, Nabil e The Next String Quartet per un progetto musical-teatrale dedicato a Domenico Modugno.
L’appuntamento è per il 27 dicembre, alle ore 20,30.
Costo del biglietto
Il biglietto è acquistabile dal 30 novembre sul sito www.ticketone.it oppure presso i rivenditori autorizzati del circuito

Il progetto musicale

Un omaggio al grande Domenico Modugno, figura rimasta centrale nel panorama italiano della musica d’autore.
Il passare del tempo non ha scalfito la prorompente modernità del celebre cantante pugliese, anzi, soprattutto nell’ultimo decennio Modugno è stato recuperato dalla nuova onda sonora legata al folk rock che ne ha rivendicato la discendenza.

Domenico Modugno
ha avuto una carriera ricca di sfaccettature: come autore è stato il primo a fondere la musica popolare con la canzone d’autore, quindi ha abbracciato e rinnovato il panorama della musica leggera, è stato attore di teatro e di cinema, un personaggio davvero unico in Italia.

Questo spettacolo intende contestualizzare l’arte di Domenico Modugno restituendola alla sua terra di provenienza. Non a caso la Puglia sta vivendo proprio in questi anni una sorta di Rinascimento, basti pensare a come il Salento è stato in grado di valorizzare la cultura musicale legata alla Taranta e alla Pizzica, rendendola un fenomeno popolare in tutta Italia e all’estero e ricevendone un grande ritorno in termini di immagine e di indotto economico.

Così una figura come quella di Modugno, che da Polignano a Mare, provincia di Bari, ha portato le sue radici in giro per il mondo, può essere il perno intorno al quale costruire la nuova musica di questa parte di Puglia.Un concerto che rivisita la vita e le canzoni del grande cantautore Domenico Modugno in forma di oratorio teatrale e musicale.

Suoni, storie, narrazioni che si sono riferite e ispirate alla tradizione millenaria del meridione d’Italia: una terra fatta di contatti.
Terra di emigrazione e di ospitalità al tempo stesso.
Terra di lavoro, di memoria, di sguardi che attraversano i filari di alberi per finire nel mare.
Le impennate vocali di Domenico Modugno celebrano la terra, il senso dello stare insieme, la lingua del mare.
Il balcone affaccia su una piazza invasa da suoni.
Voci e mani elevate nel vento.
Sulla scena un articolato e completo ensemble musicale (archi, sezione ritmica, corde) di grande qualità e impatto sonoro ridisegna con fascino, eleganza e forte carica emotiva le melodie del cantautore.
La musica accompagna il racconto teatrale illustrato dalla voce narrante di Maria Giaquinto (cui è affidata anche la regia) che conduce lo spettatore in un viaggio emozionante attraverso la poetica frizzante e carica di pathos di Domenico Modugno rievocando un pezzo importante della storia e del costume dell’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri.
Le voci che si alternano nella reinterpretazione diacronica delle canzoni: dal folk degli esordi in dialetto salentino alla musica d’autore sono quelle di alcuni dei massimi talenti musicali del meridione d’Italia da Fabrizio Piepoli e Maria Giaquinto dei Radicanto a Nabil storica voce dei Radiodervish.
L’allestimento, prodotto e messo in scena dallo stesso ensemble, si ispira al “teatro canzone” quale forma d’arte musicale e teatrale.
Nel teatro canzone il testo, la musica (alcune canzoni sono veri e propri macro-testi), i monologhi, la luce, contribuiscono ad allargare la tensione emotiva strutturandosi, grazie alla loro combinazione, in una rappresentazione che lega la canzone d’autore all’approccio dialogico con lo spettatore affrontando tematiche di forte impatto sociale e culturale.
In scena, una donna attraversa le stagioni della vita di Domenico Modugno dalla Puglia al nord, dalla passione per il teatro e il cinema, alla radio, alla canzone, al festival di Sanremo, alla carriera internazionale.
Dalle vicissitudini di una vita semplice che deve affrontare le impellenze del quotidiano, all’incontro con Franca, alla televisione.
Dal teatro impegnato e pittoresco alla musica di cassetta.
Affrontando tutto con leggerezza e istinto, senza regole.
Su tutto la musica e l’orchestra che disegna e confeziona vestiti nuovi e freschi con arrangiamenti originali per abitare le liriche senza età di Mimmo.
Al centro della scena la voce, le voci.
Uno spazio fasciato dalle luci che fiorisce e si colora gradualmente ascoltando le storie di un sogno così.

Si consiglia un abbigliamento caldo e scarpe comode.
Per informazioni chiamare il numero 080 4998212
Per accredito stampa chiamare il numero 335 457900

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